Il Diamante è una delle forme allotropiche in cui può presentarsi il carbonio: si tratta della pietra più dura in natura ed è al n°10 della Scala di Mohs (scala delle durezze: 1- Talco 2- Gesso 3- Calcite 4- Fluorite 5- Apatite 6- Ortoclasio 7- Quarzo 8- Topazio 9- Corindone 10- Diamante).
Viene estratto da miniere presenti in molte zone del mondo ma in particolare in Africa dove la sua presenza è particolarmente elevata nel sottosuolo. In natura, il diamante grezzo si trova unito alla roccia madre, insieme alla quale viene estratto, selezionato e dalla quale è poi separato per passare alle seguenti fasi successive di lavorazione che hanno l’obiettivo di ottenere pietre delle maggiori dimensioni possibili per passare infine al taglio.
Le caratteristiche del Diamante sono racchiuse nella regola delle 4 C, che ne determinano il valore economico:
CUT (taglio)
Il taglio del Diamante è una fase fondamentale per esaltarne le qualità. In virtù della sua eccezionale durezza, è possibile tagliarlo solo con un altro Diamante e questo è il motivo per cui tutti gli utensili legati al taglio sono realizzati con polvere o scarti di altri diamanti.
In genere, il taglio che ne esalta maggiormente la rifrazione (ovvero la capacità di riflettere la luce da cui la sua incredibile luminosità) è il taglio “a brillante“: questo taglio è composto da 57 faccette che permettono alla luce di entrare e uscire dalla parte superiore, detta tavola, dopo essere penetrata all’interno della pietra, donando un effetto meraviglioso.
Sfatiamo così un dubbio e un errore comune! Il termine brillante indica in realtà il taglio di una pietra e non la pietra stessa; è possibile infatti tagliare a brillante qualsiasi tipo di pietra, preziosa e non.
CARAT (carat0)
Il Carato è una unità di misura del peso che equivale a 1/5 di grammo e serve per misurare le dimensioni di un diamante. Il nome Carato deriva dal greco ker´tion, il carrubo.
CLARITY (purezza)
La purezza indica la qualità di una pietra nell’essere priva di inclusioni, ovvero senza altri elementi all’interno che ne ostacolano anche la luminosità. In base alla posizione e quantità delle inclusioni, si determinano le caratteristiche interne di un Diamante e quindi il grado di purezza secondo una scala discendente compresa tra IF (nessun difetto riscontrato con lente da orafo 10x) e PIQUE (con inclusioni evidenti a occhio nudo)
Alcune delle rappresentazioni grafiche delle inclusioni
COLOR (colore)
Questa caratteristica regola il colore con le lettere dell’alfabeto a partire dalla lettera D, il più incolore, fino alla Z dove troviamo il meno apprezzabile in termini di colore tendente al giallo.
Tuttavia, superata la gradazione Z, entriamo nella categoria dei Diamanti Fancy, molto pregiati e ricercati per le loro tonalità strepitose che spaziano dal giallo al verde, passando per blu e rosso in ogni tonalità. Ecco alcuni esempi:
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